Non Sense

Che soddisfazione questo minestrone
Tutto il circondario saprà… saprà
Come vivo io? Non lo so neanch'io
Ma se me lo dicono… lo so

Che non sarà mai troppo Asburgico
Farsi mandare apposta dall' esercito
Una minestra perfida come un'abitudine
Roba di libidine e di solitudine

Ma scusa, dimmi, parlo arabo?
Se non mi vuoi capire dillo subito
Che in un sonno torpido mi vorrei nascondere
Roba di fuligine e di carta-pecora,

Non sense, pensaci tu

L'alta moda è amabile qualche volta affabile
Siamo andati, che io penso a vendere
Roba da cannibali, però:

Ancheggiamo mannequins fanatiche
Ancheggiamo, si sporgono e poi sbandano
Come consuetudine e beatitudine
Forse fuori margine
Fiancheggiando un argine

Non posso più, non posso più bearmici
Posate le posate, adesso allungami
Una domanda singola come una voragine
Roba da filippine e forse da dialettiche

Non sense, pensaci tu

Curiosità sulla canzone Non Sense di Paolo Conte

Quando è stata rilasciata la canzone “Non Sense” di Paolo Conte?
La canzone Non Sense è stata rilasciata nel 1987, nell’album “Aguaplano”.

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