All'antica

Francesco Perciballi

All'antica testo
Certe volte vorrei stare da solo al pianoforte,
Tu suoni così tanti strumenti come me.
Quando cammino di notte spesso sento il silenzio,
Lascia spazio ai pensieri di quell'estate e a noi due.

È che vorrei stare bene pure senza di te,
Anche quando le cose, si mettono male.
E poi magari pensare, a quel futuro io e te,
Pieno di negazioni, senza ma e senza se.

È che ti voglio bene, ma poi non te lo dico,
Mi sono perso nel tuo corpo anche se rido,
E poi mi son proposto per fare l'antico,
E tu hai alzato un milione di muri e frasi del tipo,
Che non sono il tuo tipo.

Certe volte vorrei navigare nel buio con le luci spente,
Devo essere sicuro, me l'hai insegnato tu.
Mi ripeto che a volte farsi male è una scelta,
Delle volte in quella scelta ci siamo noi due.

Forse non avrei dovuto dirti ciò che pensavo,
Quasi restavo muto e stavo zitto davvero.
E se tornassi indietro, avrei giurato al cielo,
Avrei aspettato il momento per dirtelo in faccia in faccia in faccia davvero

È che ti voglio beene, ma poi non te lo dico,
Mi sono una perso nel tuo corpo anche se rido,
E poi mi son proposto per fare l'antico,
E tu hai alzato un milione di muri e frasi del tipo,
Che non sono il tuo tipo.

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