Mezzanotte Per Te
Mezzanotte per te che lavori al giornale,
un pensiero e un caffè correggendo parole,
mezzanotte per te dieci piani più in alto
della strada di un sabato sera normale.
Le tue figlie a ballare
la tua periferia
le vacanze finite né bene né male.
Mezzanotte per te con la penna sul mondo
e il tuo libro che sta piano piano nascendo,
mezzanotte per te e la tua barca sul lago
e l'autunno che sta piano piano arrivando.
E tuo padre in campagna più robusto di te
che sorride alle donne alla vigna alle stelle.
E sfogliando i pensieri
come fosse il giornale di ieri,
chiudi gli occhi ed è sera
in un'altra città.
Primavera di Praga
le terrazze di musica slava
e la radio gridava
ogni ora di più.
E l'alba sui tram fermati per strada
i carri al confine dell'est
le braccia di lei, il foglio di via
e l'ultimo aereo che va via.
Mezzanotte per te, che volevi capire
che hai disfatto valigie e passato frontiere,
mezzanotte per te e la tua donna segreta
che da quasi due anni ti invade la vita,
la tua dieta, il tuo cuore
la tua democrazia
la tua voglia stanotte di andartene via.
Come ai tempi migliori
fuori dove l'Europa non c'è,
cacciatore di storie e di fotografie.
Come ai tempi dei tempi
a Saigon primavera di lampi,
con i contrabbandieri
e i soldati nei bar.
L'attesa in hotel, le malinconie
i dati e i telefoni chiusi,
poi l'alba in città il foglio di via
e l'ultimo aereo che va via.
Mezzanotte per te, la finestra si chiude
sopra un sogno imprevisto e le solite strade,
mezzanotte per te con l'inchiostro sul dito
che hai fumato un po' troppo e hai bisogno di fiato.