Il Niente
Mi alzo, ma è meglio se torno a dormire
Mi metto a studiare, ma senza capire
Col vuoto che avanza e ti stritola il viso
Un Dio che ti scaccia dal suo paradiso
Non vado neanche a cercarmi un lavoro
A fare concorsi e poi vincono loro
È tutto veloce, violento e incosciente
Ci provo a capire e mi perdo nel niente
Il niente, il niente, il niente
Mi alzo ed intorno è una tabula rasa
Di amici, di affetti e mi barrico in casa
Invece mio padre da bravo ragazzo
Ci crede davvero a una vita del cazzo
Ormai non parliamo e non stiamo più insieme
Ma lui ci riesce a volermi anche bene
Un bene invisibile che sembra assente
È un uomo capace di credere al niente
Al niente, al niente, al niente
Mi alzo, davvero, una volte per tutte
Da un letto di cose già viste e già dette
E prendo il passato, il futuro e il presente
Li butto in un buco, nel buco del niente
E incontro mia madre che è un anno che è morta
Col solito grande sorriso dolente
Mi dice, "Ti passa", mi dice, "Sopporta"
Bisogna imparare ad amare anche il niente
Il niente, il niente, il niente
Mi alzo da questo lenzuolo di sale
Sei tu nel deserto la mia cattedrale
E pure da tempo ben poco ci unisce
E i nostri segreti diventano angosce
Si annaspa nel letto, ma siamo lontani
Abbiamo di tutto, ci manca il domani
E per la paura, si viene e si mente
Ma il sesso da solo è l'amore del niente
Il niente, il niente, il niente
Ci aspetta una guerra di fame e macerie
La terra che sputa le nostre miserie
E in mezzo al rumore di feste violente
C'è sempre qualcuno che canta il niente
Eppure c'è ancora qualcosa che vale
La voglia di andare incontro alla gente
La vita è un ragazzo che urla il giornale
Invece il silenzio è la voce del niente
Il niente, il niente, il niente
Il niente, il niente, il niente, il niente