Maggio

Il sole a maggio è timido e
Scompare verso l'ora del rosario
Si sprigiona dalle vecchie travi
L'aria intrisa dell'inverno
La facciata della chiesa bianca
Lentamente si ravviva
Come il viso di una dolce suora
Che si scopre nello specchio

Anche se è passato tanto tempo
Stride ancora la sua porta
E ricordo l'ultima occasione
Una grazia mai avuta
Ora stanco e teso come un arco
Per le beffe della gente
Mi abbandono fra li accordi tristi
Dove un giorno annegherò

Dietro i ceri il canto dei bambini
Che mi scuote il petto come un pugno
Una voce libera e lontana resta
Chiusa fra gli altari
L'uomo è il primo e il più
Grande fra i tesori della terra
Passi rumorosi nella piazza
Polvere sui marmi bianchi
Braccia sollevate dal lavoro, le bandiere
L'acquasanta
Dietro all'uscio chiuso il prete ascolta
Mille voci nella festa
L'uomo è il primo e il più
Grande fra i tesori della terra

Curiosità sulla canzone Maggio di Le Orme

Quando è stata rilasciata la canzone “Maggio” di Le Orme?
La canzone Maggio è stata rilasciata nel 1974, nell’album “Contrappunti”.

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