Soweto

Eugenio Finardi

Io non sopporto la tortura
E gli squadroni della morte
Interi popoli che vivon la paura
Che gli bussino alle porte

Amo gli afgani che lottano
Una guerra già perduta
Perché sanno che la resa
È la morte garantita

Odio i delatori
E le spie di Soweto
Che ti marchiano la porta
Con un simbolo segreto

Amo gli studenti in Cile
Solidarnosc in Polonia
Che con diverse ideologie
Si batton contro la stessa vergogna

E a Soweto la gente dorme
Forse ci sogna da lontano
Nella notte di Soweto
Camminando non incontri nessuno

E i sedicenni iraniani
Mandati a ondate a morire
Contro i gas degli iracheni
Per un pazzo dittatore

In America centrale
Non si capisce più niente
L'unica cosa reale
È che muore un sacco di gente

Odio i delatori
E le spie di Soweto
Che ti marchiano la porta
Con un simbolo segreto

Sabra e Shatila
Son due ferite sempre aperte
Kalashnikov che urlano piombo
Per le strade deserte

E a Soweto la gente dorme
Forse ci sogna da lontano
Nella notte di Soweto
Camminando non incontri nessuno

Odio i delatori
E le spie di Soweto
Che ti marchiano la porta
Con un simbolo segreto

Si vendono containers d'armi
Dai moli del Tamigi
Poi scoppiano le bombe
Per le strade di Parigi

E a Soweto la gente dorme
Forse ci sogna da lontano
Nella notte di Soweto
Camminando non incontri nessuno

Curiosità sulla canzone Soweto di Eugenio Finardi

In quali album è stata rilasciata la canzone “Soweto” di Eugenio Finardi?
Eugenio Finardi ha rilasciato la canzone negli album “Dolce Italia” nel 1987 e “La forza dell’amore” nel 1990.

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