Bistrot

Riccardo Zanotti, ​chiamamifaro, Alessandro Belotti

Giochi a freccette sul poster degli Stones
Vedi il mondo in bianco e nero tipo la De Mon
Chiedi un cappuccio seduto ad un bistrot
Ma come cazzo fanno questi a non avere il POS


Vivi la vita che, Dio, sembri un ossimoro
Quello sguardo effimero, brucia anche un fiammifero
A volte sogno che ci prendono gli zombie perché
Così ci sentiremmo parte di qualcosa io e te


Sorridi a tutte le cameriere
Che vedon trasformarsi in notti le tue sere
Ti leggo come un libro aperto
Ti aspetto come gli accendini ad un concerto


E non intendo cambiare la tua vita
Non sono Sophia Loren e nemmeno Dua Lipa
Vorrei soltanto offrirti una Bank IPA
Dirti una cosa banale tipo che non è finita


Un uomo piange mentre fa pianobar
Anni di studio, conservatorio
Poi la gente gli chiede di fare la Carrà
Ma che fine fanno i sogni, quando poi non dormi
Cosa fai ritorni qua?


Vivi la vita che, Dio, sembri un ossimoro
Una partita a Risiko tra un bimbo ed un cinico
Siamo note di sonanti di un assolo Jazz
Occhi chiusi in una foto con il flash


Sorridi a tutte le cameriere
Che vedon trasformarsi in notti le tue sere
Ti leggo come un libro aperto
Ti aspetto come gli accendini ad un concerto


E non intendo cambiare la tua vita
Non sono Sophia Loren e nemmeno Dua Lipa
Vorrei soltanto offrirti una Bank IPA
Dirti una cosa banale tipo che non è finita


Ricordi il quadro dell'assenzio
La gente canta, tu stai in silenzio
Sbatti forte contro il vetro
Come una mosca torni indietro


Solo dentro ad un bistrot
Forse sei tutto ciò che ho


Sorridi a tutte le cameriere
Che vedon trasformarsi in notti le tue sere
Ti leggo come un libro aperto
Ti aspetto come gli accendini ad un concerto


E non intendo cambiare la tua vita
Non sono Sophia Loren e nemmeno Dua Lipa
Vorrei soltanto offrirti una Bank IPA
Dirti una cosa banale tipo che non è finita

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