T.D.C. (Terapeutica Dilatazione Cerebrale)
[Intro]
Yeah! Ah-ah!
Ehi, ehi, ehi, ehi, ehi, ehi!
Ah! S-E-T-O!
Yeah! Senti bene...
Ah-ah!
[Verse 1]
Riformulo parole in ventimila soluzioni
Ed ognuna di queste conta cento inclinazioni:
Se mi bastasse questo, io non farei pressioni
Ma non mi piace avere tutte queste restrizioni
Infatti, il punto è più complesso:
Non voglio fare l'eco di quello che è già successo, giusto per fare presto
Non amo tanto il genere, in genere, e confesso
Che uno show degenere del genere è già vecchio
Caro amico, ti scrivo: se Seto prende il micro è divino;
Riduco tutto in micro, anche ogni microbo e insidio
Il dubbio nella gente che forse non vale niente
E inclino l'asse terrestre muovendomi qualche micron! (Ah!)
Il flow gronda da ogni buco
Sfila tra i pertugi come un bruco in mezzo al tufo!
Lo so e non lo ripeto ogni minuto e sono stufo
Di sentirmi il più maturo e, se per voi è un gioco, io mi escludo
Ciao!
[Verse 2]
E Papà e Mamma sono opposti
E mi ritrovo a vender loro la mia musica a tutti i costi
Sarò testardo molto spesso e non mi sposti
Ma son certo della strada che percorro oggi
Ringrazio Pino e poi Pellino
Se ancora credo nella forza della musica e se grido
Al mondo, in fondo, di quanto non mi fotta un cazzo
Non come la sua schiena, che manca sempre un sacco e poi mi ritiro
A scriver lunghe elegie, eresie
Malizie alterate, in parte, dalle mie manie
Peripezie nel traffico e domestiche follie
Sentendo Picariello ed evitando parodie. (Ah!)
Io solo so che cos'ho in corpo:
Demoni e fantasmi evocati dentro l'inchiostro;
La guerra eterna al fronte con il mostro
Che mostra le sue fauci enormi sotto il rostro, io, fermo al mio avanposto
Fine!