Disse

Disse quel giorno sul monte:
"Mio Padre e' il Padrone di tulle le cose
E' inutile che voi vi affanniate
A volere comprare con l'oro la gioia
E voler diventare i primi del mondo
Per poi far luccicar i vostri brillanti
Sul volto di chi di chi muore di fame
Di chi muore di fame di chi muore di fame
Cosa serve possedere nche tutta la terra
Anche tutta la terra se poi della tua vita
Il padronenon sei
Neanche solo di una dei capelli
Che tu porti in testa
Perche' anche di quelli un giorno dovrai
Render conto a mio Padre
Che e il Padrone di tutto di tutte le cose"
Hoo! hoo! Hoo! hoo!

Disse: "Voi ricchi pensate
Di avere ogni cosa e vi vantate
Che niente vi manca ma non sapete
Che miserabili e meschini voi siete
Siete poveri e ciechi e piu' nudi dei vermi
Ma se alcuno di voi la mia voce udira'
Perche' dietro alla porta picchio
E lui mi aprira' entrero' per cenare
Per cenare con lui
Affinche' quand'egli bussera'
Alla Casa del Padre mio
Il Padrone non scordi di colui che mi apri
E lo lasci fuori dalla Porta
Perche' egli non veda lo splendore celeste
Dova mai morira' dova mai morira'
Dova mai morira' hoo! hoo!
Hoo! hoo! Hoo! hoo!
Hoo! hoo!

Curiosità sulla canzone Disse di Adriano Celentano

Quando è stata rilasciata la canzone “Disse” di Adriano Celentano?
La canzone Disse è stata rilasciata nel 1972, nell’album “I Mali del Secolo”.

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