Prologo - LA NEGRA
[Testo di "Prologo - LA NEGRA"]
[Parlato]
Mi hanno chiamato "La dea della libertà"
Ma un cantastorie non è una divinità
Io ho solo indossato un poncho rosso su un abito da sera
Ho imbracciato una chitarra
Ho prestato la mia voce alla madre Terra
E ho piantato una felce nel mio giardino
Prima di andarmene ho chiesto perdono a Dio per tutto il male degli uomini
Le mie ceneri sono disperse a Tucumán, a Mendoza, a Buenos Aires
Ma la felce è ancora verde
Le piante sono capaci di cantare