A te

A te che avevi un gatto
Indifferente il giorno
Che son venuto a dirti
Domani non ritorno
A te che immaginavi
Ad ogni mia parola
La vita di mia moglie
Che forse è sola:
E ti sforzavi di non ricordare
Quell'uomo che tornava
Soltanto per picchiare
Tua madre che aspettava
Quando scappavi a letto
Dicendo a tua sorella
Vedrai che passa tutto
La Vita è bella

A te che gli anni e gli occhi
Si mentono ogni sera
Anche se negli specchi
La vita è dura

A te che mi hai ascoltato
Cercando di capire
Uno che parla al buio
E non sa cosa dire

A te che mi hai truccato
Il mazzo delle carte
Perchè vincessi ancora
Da qualche parte

A te con i tuoi "forse"
E la tua Valentina
Che in fondo è solo il nome
Di una bambina

A te che non c'è un solo uomo
A cui non hai creduto
Amando il suo dolore anche
Se si era addormentato

A te che nascondevi
Ridendo la paura
Che fosse solamente
Un'avventura;

A te che mi dicevi
Sai chi ho scopato ieri?
Per non farmi capire
Che ero nei tuoi pensieri

A te che mi hai contato
I passi, i passi sulle scale
E viene sempre il giorno
Che non si sale:

A te nemmeno un sogno
Nemmeno un'emozione
A te non ho lasciato
Che una brutta canzone

Curiosità sulla canzone A te di Roberto Vecchioni

Quando è stata rilasciata la canzone “A te” di Roberto Vecchioni?
La canzone A te è stata rilasciata nel 1978, nell’album “Calabuig, Stranamore ed altri incidenti”.

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