Domicilio coatto

Settimo figlio! Mio padre è un coniglio
Un figlio per ogni sbadiglio
La fame ci addenta la miseria ci annienta
E mia madre…è di nuovo incinta!
Mi scoppia la testa mai un giorno di festa
La sola speranza, non basta
Come fai…a sorridere mai? Pignorano il letto
Sequestrano il tetto
Ci tolgono il gas e la luce
In questa famiglia mai un poco di pace
Alla fortuna, la mia faccia, non piace!
Un po' di decoro! Magari, un lavoro!
Un futuro di rame, non d'oro… vita mia!
Che agonia… che infame vita, la mia…la mia!
Fiori di Malvasia
Di una dimenticata periferia! Vita mia!
Fuggi via… -Attenti! Arriva la Polizia-
E prego io
Che questa sorte cambi un giorno, mio Dio!
Giudice, allora? Che vogliamo fare?
Verrò a casa sua per mangiare?
Con quel sorriso davvero la invidio
Ma la mia notte si consuma nell'odio
Solo Rebibbia conosce la pena
La fine di quest'assurda altalena vita mia!
Che ironia… nelle tue mani, la vita mia!
Cambierei
Caso mai…Per la mia vita cosa mi dai? Allora?

Curiosità sulla canzone Domicilio coatto di Renato Zero

Quando è stata rilasciata la canzone “Domicilio coatto” di Renato Zero?
La canzone Domicilio coatto è stata rilasciata nel 1981, nell’album “Artide Antartide”.

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