Una strada

In un mattino tiepido mi siederò in un prato
E tornerò giorno per giorno nel passato
E solcherò le rapide della mia fantasia
Dei giorni di poesia
E sarò consapevole che la mia testa strana
Sognava un mondo senza figli di puttana
Un mondo senza deboli con essere pensanti
Padroni della vita, un mondo senza santi
Spenderò attentamente la mia sincerità
Parlerò di rivolta con caparbietà
Seguirò, traccerò un sentiero ovunque sia
Una strada forse buia, forse, ma mia
Supino lungo un argine ricorderò gli amici
E quanto fossimo distanti dai nemici
Per poi trovarci fragili ai trucchi dei bugiardi
Ma poi le cose cambiano e tutto lascia il segno
E impari l'arte del cinismo e del contegno
E credi di essere libero, diverso tra gli eguali
Che il mondo ha un'altra faccia da sotto i tuoi stivali
Spenderò attentamente la mia sincerità
Parlerò di rivolta con caparbietà
Seguirò, traccerò un sentiero ovunque sia
Una strada forse buia, forse, ma mia
Sì, sono stato giovane e privo di esperienza
E ho amato molto la parola intelligenza
Capace di una favola dove una vita vale
In termini di vita e non di capitale
Il tempo non è un giudice, non è nemmeno onesto
È solo un modo per finirla troppo presto
Ognuno vive attimi che cerca di fermare
Con reti di egoismo in un immenso mare
Spenderò attentamente la mia sincerità
Parlerò di rivolta con caparbietà
Seguirò, traccerò un sentiero ovunque sia
Una strada forse buia, forse, ma mia

Curiosità sulla canzone Una strada di Pierangelo Bertoli

Quando è stata rilasciata la canzone “Una strada” di Pierangelo Bertoli?
La canzone Una strada è stata rilasciata nel 1989, nell’album “Sedia elettrica”.

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