Povera Mary

Senza più uno sguardo se ne andò
E quel lontano giorno ormai
Non lo potrai scordare tu
Lo hai negli occhi sempre più;
Fu da quel dì che la bambina che era in te
Senza problemi, né perché
Si è ritrovata abbandonata donna ormai
Povera Mary, che n'è stato dei rosai?

Passò qualche tempo ed arrivò
La nuova vita nata in te
Chiudesti al mondo gli occhi tuoi
Per dedicarti solo a lei;
Il nome che le hai dato lo portò
E mai un momento lo lasciò
Tua figlia vive per la madre che c'è in te

Povera Mary, sono triste e penso a te!

Poi la tua bambina si sposò
E il cuore in gola ti arrivò
Dalla finestra il cielo è blu
Per una volta hai vinto tu;
Bussano alla porta, chi sarà?
Un brigadiere?, che vorrà?
"Lei è la madre? C'è sua figlia morta, sa?"

Povera Mary, di te adesso che sarà?

Vecchia, stanca, lacera tu sei
Ma torni ancora quando puoi
Nel cimitero, da colei
Che è stata tutti i sogni tuoi;
Sola verso casa tornerai
E mentre torni penserai:
"Un altro giorno in meno
Vado verso lei!"

Povera Mary, sto piangendo e penso a te

Curiosità sulla canzone Povera Mary di Pierangelo Bertoli

Quando è stata rilasciata la canzone “Povera Mary” di Pierangelo Bertoli?
La canzone Povera Mary è stata rilasciata nel 1976, nell’album “Eppure Soffia”.

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