Fabrizio De André
Volta la carta, coda di lupo
Urla canzoni all'amore perduto
Tre madri e un malato di cuore
Le acciughe fanno il pallone
Siamo a Sparta, l'inverno è un pò cupo
Guerra di Piero lui sai chiede aiuto
Bocca di rosa, dammi il tuo amore
S'i fosse foco, oceano in calore
In via del campo ci sta Franziska
Giuro Andrea io non l'ho mai vista
Anime salve, Ave Maria
Le nuvole a Rimini volano via
Il pescatore narra al bombarolo
Il testamento veglierà il mio molo
Dolcenera mi gira attorno
Una chimera farà il girotondo
Giovanna d'Arco bacia le passanti
Il gorilla benedice i santi
Un ottico aveva occhi scuri
Il re fa rullare i tamburi
Amore che vieni, amore che vai
Hotel Supramonte per me bloccherai
Prega per me, preghiera in gennaio
Don Raffaè, difendi il mio guaio
Il suonatore Jones possedeva quello che non ho
La collina portava con sé il testamento di Tito
La domenica delle salme era una leggenda di natale
Lui si chiamava Gesù e diceva a tutti 'ho visto Nina volare'
La canzone di Marinella era una smisurata preghiera
La città vecchia ospitava il cantico dei drogati
L'infanzia di Maria avvenne nel giugno '73
E per lei fu soltanto un'avventura a Durango
La ballata dell'eroe ci fu in un inverno freddo
La ballata dell'amore cieco nel terzo intermezzo
Prinçesa, verranno a chiederti del nostro amore
Tu fingi, e digli che è soltanto il canto del servo pastore
De André