Proci

Manuel Agnelli, Tommaso Colliva

Si scopano Penelope, si bevono il mio vino gratis
Diciamo qui a palazzo, "Amico chiama amico, amico un cazzo"
Amici miei che usano il pensiero radicale
Per darsi un senso, perdonarsi
Potersi nuovamente masturbare
Una tragedia greca dove l'uso della sega acceca

Se sarai mio nemico, amico
Io sarò tuo nemico, amico
Tu fa' quello che vuoi, se è questo che vuoi
Non è poi 'sto granché ma io lo farò a te
Io lo farò a te

Non sono un grande uomo, il cuore è puro
Purtroppo il cazzo è sempre duro
Diciamo qui a palazzo, "Amica chiama amico, amica un cazzo"
Muro contro mito e mito contro muro
Muro sempre muto e il mito ce l'ha ancora duro, duro
Col tempo io ho imparato
Che se il tuo amore è sterile è meglio sia amputato

Se sarai mia nemica, amica
Io sarò tuo nemico, amica
Tu fa' quello che vuoi, se è questo che vuoi
Non è poi 'sto granché ma io lo farò a te
Io lo farò a te

Ti ho dato la mia spada, il mio mantello, una missione
Svenivi in mia presenza e dopo un mese ero già un coglione
Cerebroleso da un altro brutto evento
Che sputi sulla vita, che pesi il tuo rispetto all'etto (etto)
Se eri un coglione prima, rimane un gran coglione
Che ha pistola, oro e un braccialetto (anche con la pistola)
(Anche se sei dei greci)

Tu sarai mio nemico, amico
Io sarò tuo nemico, amico
Tu fa' quello che puoi se è quello che vuoi
Non è poi 'sto granché e io lo farò a te
Io lo farò a te
Io lo farò a te

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