Vagabondo D’Asburgo
C'era una volta
Vienna la bella
Ancora un ballo
Poi svanirà
Di là dal sogno
Rimbomba già il nulla
Era d'argilla
L'eternità
E calano sul Danubio
Le nuvole del Diluvio
Si sbriciola il mondo di ieri
Reduci, profughi
Ombre di uomini
Ecco la modernità
Ma tu che farai
Vagabondo d'Asburgo
Il tuo cielo è vuoto ormai
Senza Dio, né impero
È polvere di favole
Quella che hai sulle dita
Incendiala, raccontala
Fai finta che sia la vita
Dov'è la Patria
Dei senza patria?
Tra piombo e fango
Sprofonda ma
A ricordarlo
Ogni coccio è cristallo
Non barattarlo
In te vivrà
Si spengono le candele
Nel vento voci di neve
Ti dicono: "È tempo di andare"
È l'inquietudine
Che ti fa nomade
Su una via all'indietro
È polvere di favole
Quella che hai sulle dita
Nascondila, proteggila
Da questa pioggia infinita
È polvere di favole
Quella che hai sulle dita
Incendiala, raccontala
Fai finta che sia la vita
È polvere di polvere
Di polvere...