LIBELLULE
(E mi prenderò cura della nuvola nera)
(Che la sera ti mangia, mangia, ah)
(Della buona fortuna di ogni cosa che c'era)
(Quando c'era la calma, calma, calma, calma)
E passa un altro pomeriggio sul divano per caso
Hai parlato con qualcuno dei casi di ieri
E passa un'altra canzone alle stazioni della radio
E la stazione pensa sempre come uscire dai pensieri che ho dentro
Fuori piove e sento solamente il rintocco delle gocce sull'asfalto
Solo che mento se dico che adesso
Il cielo non stia facendo uno stupendo ritratto di me
E ora raccontami com'è che va a scuola
Come mai le foglie quest'anno non ricrescono più
Non volano manco più le farfalle e le libellule
È da un po' che non si posano sul lago
Ho un sentimento strano, non so come riprendere conoscenza
E sto parlando a un conoscente per messaggio
Manda uno sticker con su scritto insicurezza
Ti risponderò con l'emoji dell'imbarazzo
E mi prenderò cura della nuvola nera
Che la sera ti mangia, mangia, ah
Della buona fortuna di ogni cosa che c'era
Quando c'era la calma, calma, calma, calma
Prova a parlarne con tua madre che ti passerà
Prova a parlarne con la musica che parlerà
Prova di vita, in mezzo al mare c'è una zattera
E mentre aspetto un'altra metro che non passa mai
Mentre ripete che non sempre con la calma riesce a battere l'ansia
Vivo a metà tra il cielo e una pozzanghera
Sul suo palazzo hanno disegnato una svastica
Cuori di vetro, bottiglie vuote e futuro in plastica
Cuori di vetro rotti sul marciapiede
Che non è vero che una di queste sere
scapperemo via come ladri e polizia, come me e te
E mi prenderò cura della nuvola nera
Che la sera ti mangia, mangia, ah
Della buona fortuna di ogni cosa che c'era
Quando c'era la calma, calma, calma, calma