Culodritto

Francesco Guccini

Ma come vorrei avere I tuoi occhi
Spalancati sul mondo come carte assorbenti
E le tue risate pulite e piene
Quasi senza rimorsi o pentimenti
Ma come vorrei avere da guardare
Ancora tutto come I libri da sfogliare
E avere ancora tutto, o quasi tutto, da provare

Culodritto, che vai via sicura
Trasformando dal vivo cromosomi corsari
Di longobardi, di celti e romani dell' antica pianura
Di montanari
Reginetta dei telecomandi
Di gnosi assolute che asserisci e domandi
Di sospetto e di fede nel mondo curioso dei grandi
Anche se non avrai
Le mie risse terrose di campi, cortile e di strade
E non saprai che sapore ha il sapore dell' uva rubato a un filare
Presto ti accorgerai
Com'è facile farsi un' inutile software di scienza
E vedrai
Che confuso problema è adoprare la propria esperienza
Culodritto, cosa vuoi che ti dica?
Solo che costa sempre fatica
E che il vivere è sempre quello, ma è storia antica
Culodritto

Dammi ancora la mano
Anche se quello stringerla è solo un pretesto
Per sentire quella tua fiducia totale che nessuno mi ha dato
O mi ha mai chiesto
Vola, vola tu, dov'io vorrei volare
Verso un mondo dove è ancora tutto da fare
E dove è ancora tutto, o quasi tutto
Vola, vola tu, dov'io vorrei volare
Verso un mondo dove è ancora tutto da fare
E dove è ancora tutto, o quasi tutto, da sbagliare

Curiosità sulla canzone Culodritto di Levante

Chi ha composto la canzone “Culodritto” di di Levante?
La canzone “Culodritto” di di Levante è stata composta da Francesco Guccini.

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