La città che io vorrei

Ivan Graziani

E fra mattoni giallo oro
Tetti cupi e balconate
D'improvviso prende il volo
Uno stormo di colombe

E un bambino in monopattino
Passa accanto a una fontana
Si ferma a bere per un attimo
Son le dieci di mattina…

Sì, lo so che non è vero
Sì, lo so, ma son sincero
E non esiste più, non ritrovo più
La città che io vorrei
È scomparsa ormai
Ingoiata ormai
La città che io vorrei
Che vorrei…

Esce come per incanto
Dal buio freddo di un portone
Una sposa tutta in bianco
Sorridente, incontro al sole

E un signore sconosciuto
Dietro il verde di un cancello
Muove in segno di saluto
Una mano e se ne va…

Sì, lo so che non è vero
Sì, lo so, ma son sincero
E non esiste più, non ritrovo più
La città che io vorrei
È scomparsa ormai
Ingoiata ormai
La città che io vorrei
Che vorrei…

E una madre
Dolcemente
Accarezza, piano piano
Il suo bambino sulla fronte…

Sì, lo so che non è vero
Sì, lo so, ma son sincero
E non esiste più, non ritrovo più
La città che io vorrei
È scomparsa ormai
Ingoiata ormai
La città che io vorrei…

Ma non esiste più, non ritrovo più
La città che io vorrei
È scomparsa ormai
Ingoiata ormai
La città che io vorrei
Che vorrei...

Curiosità sulla canzone La città che io vorrei di Ivan Graziani

Quando è stata rilasciata la canzone “La città che io vorrei” di Ivan Graziani?
La canzone La città che io vorrei è stata rilasciata nel 1973, nell’album “La città che io vorrei”.

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