Figli delle stelle (feat. Vignanello & Sara)

Giacomo Gulino, Giuseppe Vignanello, Vincenzo Sammartino

Non ci fermeremo mai per niente al mondo
Ci incontriamo per poi perderci nel tempo
Non siamo figli delle stelle, ma figli delle stelle cadenti
Crescere ci sembra strano, vogliamo rimanere a venti
Vogliamo rimanere in venti dentro venti metri quadri
Due che giocano alla play, gli altri fanno discorsi vaghi
Con la techno in sottofondo che è finita la serata
L’ultimo sorso di birra, quello che non ti disseta
Poi uno sguardo di sfuggita a lei che forse è già andata
E anche stasera resta soltanto la musa di un poeta
Le ho scritto tante rime e barre, che non riesco a rimembrarle
Spero che le capisca un giorno almeno potrà dire grazie
O magari non dire niente, con quegli occhi ha già detto tutto
Che forse a furia di giocare ormai ci stiamo prendendo gusto
Non siamo figli delle stelle, ma figli di stelle cadenti
E sono in giro con i miei
Non siamo figli delle stelle, ma figli di stelle cadenti
Sto sempre in giro con i miei
Non siamo figli delle stelle, ma figli di costellazioni
Ho perso la stella polare, ho perso pure le occasioni
E c'ho le stelle allineate, orse maggiori, orse minori
Saliamo sopra il grande carro mica quello dei vincitori
E c'ho una crew che lascia il segno, ma mica quello zodiacale
E sta già scritto nelle stelle, è il mio destino di spaccare
Stiamo volando con lo shuttle, Guti ha uno stile che è spaziale
Sto pezzo è fico e non è un caso, semmai è una coincidenza astrale
Ho allineato dei pianeti, mi sa che esce una figura
Ed è il mio ego smisurato, ma realizzato in miniatura
Mi hanno chiamato dalla NASA, pare che non sanno spiegarlo
Stiamo brillando così tanto che ci si vede dallo spazio
Non siamo figli delle stelle, ma figli di stelle cadenti
E sono in giro con i miei
Non siamo figli delle stelle, ma figli di stelle cadenti
Sto sempre in giro con i miei

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