Riso E Coriandoli

Tirare le tende
Sulle finestre dei giorni
E la luna cercava di entrare
Le vele di aprile
Già sfumate all'orizzonte
Cantavi alla vita
Come ad una processione
Col rosario dei giorni
E l'incanto dell'attesa

Distratta dai tuoi sandali
E dalle mani dietro la schiena
A gettare i suoi coriandoli
Sulle maschere della felicità
Sulle maschere della felicità
Ore davanti allo specchio
A osservare il vestito
Cedere all'abbozzo dei seni
E alla grafica incerta dei fianchi
E alla grafica incerta dei fianchi

E lui venne una sera
Come un'ombra cinese
Miracolo breve
Parabola spinale
Coi tuoi occhi
In fondo al pozzo della notte
Coi fili d'inchiostro sui polsi
E macchie di luce
Mentre accordavi la voce
Al ritmo nuovo dei giorni
E regolavi il passo ed il respiro al suo
Col ventre e la curva della schiena
Cercavi un nuovo equilibrio
Un figlio pesa

E al mestiere di madre
Lo avresti deluso
E al mestiere di madre
Lo avresti deluso

Finì su di un tavolo
Un giorno caldo di luglio
Con finestre chiuse
Ed in bocca qualcosa da mordere
Poi ancora la notte
Questa volta per sempre
Poi ancora la notte, per sempre
Poi ancora la notte, poi ancora la notte
Per sempre...

Curiosità sulla canzone Riso E Coriandoli di Grazia Di Michele

Quando è stata rilasciata la canzone “Riso E Coriandoli” di Grazia Di Michele?
La canzone Riso E Coriandoli è stata rilasciata nel 1978, nell’album “Cliché”.

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