La canzone di Marinella

Questa di Marinella è la storia vera,
che scivolò nel fiume a primavera
ma il vento che la vide così bella
dal fiume la portò sopra una stella.

Sola senza il ricordo di un dolore,
vivevi senza il sogno di un amore
ma un re senza corona e senza scorta
bussò tre volte un giorno alla tua porta.

Bianco come la luna il suo capello,
come l'amore rosso il suo mantello,
tu lo seguisti senza una ragione
come un ragazzo segue un aquilone.

E c'era il sole e avevi gli occhi belli,
lui ti baciò le labbra ed i capelli,
c'era la luna e avevi gli occhi stanchi
lui pose le sue mani sui tuoi fianchi.

Furono baci e furono sorrisi,
poi furono soltanto "fiordalisi"
che videro con gli occhi nelle stelle
fremere al vento e ai baci la tua pelle.

Dicono poi che mentre ritornavi,
nel fiume, chissà come, scivolavi
e lui che non ti volle creder morta
bussò cent'anni ancora alla tua porta.

Questa è la tua canzone Marinella,
che sei volata in cielo su una stella
e come tutte le più belle cose
vivesti solo un giorno come le rose.

E come tutte le più belle cose,
vivesti solo un giorno come le rose.

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