L’Equilibrista
Fra nanetti e ballerine io mi trucco
Quella voce grida il nome, il cuore batte
Come quando da bambino io rubavo
E con lei la mia paura nascondevo
Con le scimmie nella notte sono solo
E, cantando, dolcemente mi consolo
I vestiti abbandonati in riva al mare
Poi le corse, poi gli abbracci e poi l'amore
Polvere negli occhi, non vedo più
Stelle di cartone che mi hai tagliato tu
Questi strani occhiali sono lacrime
Togliti dall'anima, solitudine
Ora sale piano piano su il sipario
E ricordo quando insieme si rideva
E un pagliaccio e le sue lacrime di vino
Ora sono io che ballo sopra un filo