Il mestiere di vivere

Galoni

[Testo di "Il mestiere di vivere"]

[Strofa 1]
Asciugati la faccia e con l'orecchio in vista
Allegala a un curriculum
Puoi inventare ristoranti londinesi
Per tenere medio-alto il livello dell'inglese
Dei titoli richiesti, scriverai quelli di coda
Tra tutti i libri letti "Che ci faccio qui?"
Il tempo è galantuomo dopo cena
Io da mesi leggo l'ora dagli orologi molli di Dalì
Trita la tua carne, macellerie sociali
Hanno farcito i sogni col grasso dei ricordi
In fondo siamo fatti della stessa sostanza di cui sono fatti i porci
E le tue scarpe masticate dal catrame
A Roma, sai, nessuno ripara uno stivale
A Roma ormai nessuno osa camminare

[Ritornello]
Il mestiere di vivere è caduto in disuso
Da quando hanno chiuso i calzolai
Il mestiere di vivere è caduto in disuso
Da quando hanno chiuso i calzolai

[Strofa 2]
Soffocati dalla smania di apparire
Stanno svuotando le parole a reti unificate
Da quando hanno deciso di chiamare gli operai "risorse umane"
Trita la tua carne, macellerie sociali
Hanno farcito i sogni col grasso dei ricordi
In fondo siamo fatti della stessa sostanza di cui sono fatti i porci
E le tue gambe distese sui notturni

[Ritornello]
Il mestiere di vivere è caduto in disuso
Da quando hanno chiuso i calzolai
Il mestiere di vivere è caduto in disuso
Da quando hanno chiuso i calzolai
Il mestiere di vivere è caduto in disuso
Da quando hanno chiuso i calzolai
Il mestiere di vivere è caduto in disuso
Da quando hanno chiuso i calzolai

[Outro]
E alla fine conta sempre di più chi conosce te di chi conosci tu
E alla fine conta sempre di più chi conosce te di chi conosci tu
E alla fine conta sempre di più chi conosce te di chi conosci tu
E alla fine conta sempre di più chi conosce te di chi conosci tu

Curiosità sulla canzone Il mestiere di vivere di Galoni

Quando è stata rilasciata la canzone “Il mestiere di vivere” di Galoni?
La canzone Il mestiere di vivere è stata rilasciata nel 2011, nell’album “Greenwich”.

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