Una Chiesa Di Alberi E Ginestre

Mogol, Fausto Leali

Forse un poco più grandi le finestre
Senza vetri i colori ci son già
Una Chiesa di alberi e ginestre
Costruita soltanto un po’ più in là
Dove corrono svelti i caprioli
E la femmina corre un po’ di più
E gli ostacoli sono solo i meli
Già fioriti e sopra solo il blu

Dove le grida di gioia son preghiere
E la brezza d'agosto, la pietà
Dove i sensi di colpa, le paure
Son dispersi da madre libertà
Dove tutti i germogli, i sentimenti
Sono al pari di vita e verità
E le rigide leggi evanescenti
Son miraggi di ruderi più in là

Ma tu dove sei?
Tu che potresti capirmi oramai
Dimmi perché te ne vai
E mi togli quel po’ di coraggio che hai
Ma come puoi
Lasciar che i tempi nostri sian solo miei?
O forse lo sai che da soli
Non si vince mai

Dalla terra la nebbia s'alza piano
Io mi inseguo oppure inseguo te
Un insieme di sacro e di profano
Credo se credo più non c'è
Eppure guardando tra le ciglia
Quando l'alba ti scopre insieme a me
Qualche volta ti scordo alle soglie
Di domani che quasi oggi è!

Curiosità sulla canzone Una Chiesa Di Alberi E Ginestre di Fausto Leali

Quando è stata rilasciata la canzone “Una Chiesa Di Alberi E Ginestre” di Fausto Leali?
La canzone Una Chiesa Di Alberi E Ginestre è stata rilasciata nel 1975, nell’album “Amore dolce, amore amaro, amore mio”.
Chi ha composto la canzone “Una Chiesa Di Alberi E Ginestre” di di Fausto Leali?
La canzone “Una Chiesa Di Alberi E Ginestre” di di Fausto Leali è stata composta da Mogol, Fausto Leali.

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