Pensione Italia

Enzo Jannacci

Pensione Italia
Dimmi dov'è
Quel fine agosto
Del '63

Pensione Italia
Non c'è neanche più
La stanza sul retro
Chiamata "Zulù"

E quante mutande lasciate asciugare
Quanti sistemi per farsi notare
Dalla ragazza vicino al bidet

Quanta gente han lasciato fuori
Uno piange e canta "Il mazzolin di fiori"
Li han convinti che la stazione
È caduta lì giù nel burrone
E che è meglio fare finta
Di non capire, non capire

Pensione Italia
Dimmi dov'è
Quel manifesto
Del '63

Quelle due labbra
Color marrone
Con sopra due occhi
Color del sapone

E le mutande non ci son più
Non val la pena buttarsi giù
Che fredda è stata la gioventù

Quanta gente han lasciato fuori
Uno piange e canta "Il mazzolin di fiori"
Li han convinti che la stazione
È caduta lì giù nel burrone
È che è meglio fare finta di non capire, non capire
Sì, ma... ma...

A 'sta gente cosa gli diremo?
A 'sti ragazzi cosa spiegheremo?
Troppa gente han lasciato fuori
A cantare "Il mazzolin di fiori"!
Sì, ma i ricordi son come i rutti
E come i rutti vengono su, su, su...

Curiosità sulla canzone Pensione Italia di Enzo Jannacci

Quando è stata rilasciata la canzone “Pensione Italia” di Enzo Jannacci?
La canzone Pensione Italia è stata rilasciata nel 1983, nell’album “Discogreve”.

Canzoni più popolari di Enzo Jannacci

Altri artisti di Axé