Itaca
Le Sirene non cantano più
A Penelope mancherò ancora
Circe non ha gli Occhi Blu
Su un carro compare l’Aurora
Io non sono ancora nessuno
Se salpo mi adatto al digiuno
Polifemo mi chiama per nome
Moriremo ma senza timore
Durante il viaggio ai confini del mondo
Tutta la no-tte e il giorno
Col mio equipaggio sul mare profondo
Passano mesi, ne perdo il conto
Una tempesta ci è venuta incontro
Queste mie gesta non servono a molto
Ma vado ol-tre il bordo
Colonne d’Ercole del mio subconscio
Dopo la mareggiata
Ha raccolto il mio corpo
Calipso amareggiata
Dal volto stravolto
Mi ha sepolto con le pagine e l’inchiostro
In quell’antro che era stato solo nostro
Uo o a
Non esser mai è meglio che non essere più
Uo o
Uo o a
L’anima si stacca per poi scendere giù
E’ il mio Folle volo
Nel mondo senza gente
Non so più chi sono
Ma lei mi pensa sempre
Itaca Itaca
Itaca Itaca
Itaca Itaca
Itaca Itaca
È il mio ultimo viaggio
È il mio ultimo viaggio
È il mio ultimo
Dopo il mio viaggio ai confini del mondo
Avvolto in un pe-plo morto
Sono disceso e disteso sul fondo
Come ci giunsi non me lo ricordo
Ottava bolgia cerchio secondo
Vedo nell’ade un cane psicopompo
Argo dal pe-lo corto
Mentre salpavo guaiva nel porto
Accanto Diomede dal viso rubicondo
Si annoia furibondo
A Troia fu un ingordo
Una fiamma perenne ci ha avvolto
Questo dramma non serve più a molto
Anche la paura in fondo
Mi da sempre un gusto strano
Se ci fosse ancora mondo
Sono pronto, andiamo
E’ il mio Folle volo
Nel mondo senza gente
Non so più chi sono
Ma lei mi pensa sempre
Itaca Itaca
Itaca Itaca
Itaca Itaca
Itaca Itaca