Fino all'alba

Marco Dal Toso

Più che riuscito mi sembra sbiadito, sai forse
Dovresti stare più tranquillo sai a volte
Passi troppo tempo a farti in quattro, volpe
Per chi un quarto del suo tempo non lo corrisponde
Fisso il muro, vuoto dentro, sto a digiuno perché sento
Che riempiendomi mi riempio il cuore
Resto muto fra il silenzio perché tento
Di spiegarmi che capendomi poi spunta il sole
Quindi prego spicchi, fiamme e ceri, dentro ricchi e pieni
Si ma di speranze mica redditizie ai veri
Fini che m'impongo non ho il lusso sono inerme a te
Ho un macigno sopra il busto e mi lusso vertebre
Scusa non rispondo ho la faccia stanca
Le braccia attorno alla sua pancia dentro tiene il mondo
Mi ha donato il corpo arrossendo in faccia
Sto aspettando l'alba per pagare il conto
Nel cervello ho metà cuore, inebria me d'amore
Mentre inietto metadone per cambiare dose
Sai la normalità non mi spaventa
Non quanto l'assenza di lucidità per ogni decisione
Ma m'incanta la scrittura quanto l'alba
E sono punti di sutura sui miei punti di domanda
Vorrei scapparne spesso perché il gelo del contesto
Nega il gesto d'apprezzarla
Per farmi male
Ho dato il tuo sangue al vento per farti albeggiare tra i camini
Che ho negato d'aiutarti annegando il mare
Lungo le tue guance sul guanciale, mi respiri
Come fossi asciutto, intatto, distratto, rilutto
La realtà che ci circonda
Come fossi l'ombra che accarezza ciò che hai distrutto
E si cela nella parte più profonda
Ma ti ammirerò senza sdegno, ne surreale o sveglio
Per scrutarti al risveglio come Joan Mirò
Fino a quando non mi prende sopravvento
La realtà che tengo dentro e che nel contempo ammetterò
Sai col tempo mi è sparita la calma, mi è sparita la calma
E per curarmi ho tempo fino all'alba, fino all'alba
Il mio sole veste nero, eclissa tutto il resto quando
Con un filo resto appeso alle sue labbra se mi resta affianco
Non darmi corda che m'impicco scrivo un foglio intero
Con legato al collo il filo di un pensiero.
Ma chi vive di sé stesso si ammala, sai che succede?
Lascio un vuoto in chi mi amava tipo Five-seveN
Non cerco il successo o altro circostante
La rivalsa di me stesso resta la costante
Ho una visione del contesto che è una fissazione
Io che accentuo amore lei mi acceca perché fisso il sole
Mi lascio al sesto senso perché sai d'altronde
La vista mi oscura l'anima come le menzogne
Stretto nella morsa senza forza, inerme
Vesto in carne ed ossa mentre la risposta sta nel non averne
Rigetto il buio che so già trovarsi nelle teste
Mi metto a nudo perché so quanto il vizio veste

Curiosità sulla canzone Fino all'alba di DEM

Chi ha composto la canzone “Fino all'alba” di di DEM?
La canzone “Fino all'alba” di di DEM è stata composta da Marco Dal Toso.

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