SABR

Moustapha Belouafi

Sensibile per un mondo crudele
Nel cuore solo macerie
Il mio odio mi precede, piacere, pugnalami voltato per piacere
Pare malattia fidarsi di sé
Mercificati ad altrui mercé
Contando in fondo solo su di me, su di me, su su di me

Chiederò perdono e scenderà la pioggia è troppo che il cuore è diventato roccia
Ho un debole di debolezza sotto la scorza che terrò nascosto fino alla soglia
Vale suicidarsi senza varianti, accomodamenti accomodanti
Comandamenti ignorati per cui saremo tra gli ignoranti
Indossiamo maschere senza reggerci, presenziamo senza esserci,
Celarsi per celare scheletri, ho dubbi quando voglio ricredermi
Mi distraggo per non pensare ai miei spettri, zitto o altrimenti meglio altrimenti
Curarsi è uno dei migliori investimenti, quando ho incubi le notti mi sento Shakespeare
Mi prostro e mostro, quanto conto come fossi già arrivato all'aldilà,
Pagherò sto conto quando non mi accorgo; spero non mi cali l'Iman
Mi lamento se penso alla felicità, una vita che annego nella mia omertà
Sai dovrei essere più retto, ma purtroppo non sono nato Imam
Quando piove confondo le lacrime. abbiamo perso le nostre anime
Siamo anomalie anonime perché confonderci non c'è mai stato facile
Una vita al vaglio, sembra tutto un gioco. Quanto dura il viaggio, non so proprio
Continuo finché non sarò un necrologio, intanto segno tacche sul mio orologio

Ho bisogno di Sabr
Ho bisogno di Sabr
Ho bisogno bisogno bisogno di Sabr
Ho bisogno di Sabr
Ho bisogno di Sabr
Ho bisogno di Sabr
Ho bisogno di Sabr
Ho bisogno bisogno bisogno bisogno
Ho bisogno
Di Sa-Sa-Sa-Sa-Sabr

Nella corruzione ho una disfunzione, respiro in funzione d'essere migliore
Tu che ti perdi nella povertà, mentre in mezzo alla gente cerchi approvazione
Urlo pensieri per sentirmi vuoto, abbandonato e senza scopo
Senza niente un animo latente, piango e rido di un mondo decadente
Sappi che siamo tutti un che di simile. Un cammino a cui resistere
Good Kid, M.A.A.D City, un bravo ragazzo in un mondo difficile
Ho troppa voglia di farmi male tendo la mano e mi tendo a fidare
Facciamo un gioco-salto nel vuoto vediamo fino a quanto mi puoi odiare

Mi guardo allo specchio, fatico ad accennare un sorriso
Diabolico come Lucignolo, ti comprendo e gli altri ti lusingano
Io che non posso bastarti, ma so che so bastarmi
Mi affido a Dio e l'ultimo addio, ti odio e leggo Addio alle armi
L'asfalto mi ha svezzato, le mie urla mi hanno strozzato,
Mi vorrei immacolato come un cuore mai stato spezzato
Missionario volendomi affermare incerto come un fiore che esita a sbocciare
Sarò la prova che su quelli come me anche tu, ti puoi sbagliare

Curiosità sulla canzone SABR di Cisco

Chi ha composto la canzone “SABR” di di Cisco?
La canzone “SABR” di di Cisco è stata composta da Moustapha Belouafi.

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