Ti Sto Parlando

Alessandro Aleotti, Franco Godi

Prova questa volta ad ascoltare
Ti do un battito giusto per poterlo, poterlo fare
Ti do mille ragioni per sforzarti di capire
Ma se ti tiri indietro, dimmi cosa ti dovrei dire?
Guarda, senti, lascia stare, resta pure lì seduto
Se quello che dico ti fa tornare su quello che hai bevuto
Se quello che passa di qua dice: "Ma che suono osceno"
Di certo non mi freno tanto meno temo, tremo
Ma sereno continuo, spingo la voce all'estremo
Scuoto la base per farti capire che posso, volendo, colpirti in pieno
Perciò attento al mio intervento
Lascia cadere i tuoi monumentali e prepara la testa è stato un apprendimento
Fino a che abbatti e rimuovi tutti i tuoi preconcetti
Ascolta la voce veloce di questo mangia spaghetti
Ti sto parlando sì, attento, ti sto parlando
E mentre tu stai ascoltando già qualcuno si sta preparando
A criticare tutto, tutto, tutto, tutto quello che dico e che faccio
Stupidi, stupidi, piccoli, piccoli succhiatori di ca-ramelle
Qualcuno mi dica chi ha detto che per essere considerato
Debba essere socialmente impegnato, politicizzato
La voce deve essere libera, a patto che sia comunicativa
Mossa con abilità da una mente positiva
Ciò vuol dire sapere ascoltare con elasticità
Anche se quello che parla presenta, sì, molte diversità
Date che ascolti e ancora ancora ti chiedi
Dov'è la direzione giusta verso la quale muovere i tuoi piedi
Sei anche tu come quelli che tendono solo al loro piccolo mondo
E si tappano gli occhi ignorando tutto quello che gli sta attorno
Se non hai intenzione di metterti in coda al
Botteghino di chi ruba ideali e poi li vende come una moda
Ti dico, per una volta più di tanto non può costare
Prova questa volta ad ascoltare

Prova questa volta ad ascoltare
Ti sto parlando, ascolta, ti sto parlando
Prova questa volta ad ascoltare
Ti sto parlando, ascolta, ti sto parlando
Prova questa volta ad ascoltare
Ti sto parlando, ascolta, ti sto parlando
Prova questa volta ad ascoltare
Ti sto parlando, ascolta, ti sto parlando

Botta, botta risposta adesso mi metto in gioco
E lo so che siamo noi la posta in palio
Supero, supero ancora la velocità che mi è consentita
Do ancora una botta alla gabbia che intorno mi è stata costruita
Da questa città ogni giorno più stretta
Che ti blocca ti blocca il cervello ma che ti fa camminare in fretta
Rifiuto di essere anch'io una di quelle tante facce stanche
Che hanno chiuso il cuore nella loro ventiquattr'ore
Sorrido vedendo ciò che si stanno perdendo
Anche dove non m'è concesso il mio spazio mi prendo
In questa scatola di cemento che si sta stringendo
Chiudendo, a mio modo vivendo, spingendo
Il mio sentimento, quella scossa vitale
Che dirige ogni mio movimento
Tento di darla anche a te in modo veloce, o lento
Ma dimmi che, dico dai che ti sta provocando l'impulso di muoverti adesso (oh)
È giusto questo? (Sì) Capisci svelto? (Sì)
Una parola ti basta per essere meno chiuso in te stesso? (Boh)
Butta, butta alle spalle tutto quello che ti fa male
Scavati, scavati dentro trova la tua anima tribale
Lo so, lo puoi, lo devi fare perché
Quello che fa muovere me può far muovere anche te
E se siamo ancora distanti la distanza si può accorciare
Se provi questa volta ad ascoltare

Prova questa volta ad ascoltare
Ti sto parlando, ascolta, ti sto parlando
Prova questa volta ad ascoltare
Ti sto parlando, ascolta, ti sto parlando
Prova questa volta ad ascoltare
Ti sto parlando, ascolta, ti sto parlando
Prova questa volta ad ascoltare
Ti sto parlando, ascolta, ti sto parlando

A patto che il battito batta la mia voce è sempre presente
Lascio decidere a te se sia noiosa o divertente
Più o meno di musica vuota che non ti impegni la testa
Non prendersi in giro cercando, cercando la giusta festa
Io questi problemi non ho, anche se la festa non c'è
Il trucco è che porto la festa, la festa dentro di me
Dritto per la mia strada, di quello che faccio sono sicuro
Lo dico in un microfono, qualcuno lo scrive su un muro
Non basta sapere di essere al mondo per essere vivi
Ci vuole l'impegno tangibile a prova di ingegno per lasciare un segno di te
Un segno che dica che esisti, un segno che sia profondo
Abbracciato con forza e con rabbia in questo casino di mondo
Ma ogni giorno vedo gente che al suo sogno ha rinunciato
Io spero che il mio sogno non vada, non vada sprecato
E posso continuare a sperare
Se provate questa volta ad ascoltare

Curiosità sulla canzone Ti Sto Parlando di Articolo 31

In quali album è stata rilasciata la canzone “Ti Sto Parlando” di Articolo 31?
Articolo 31 ha rilasciato la canzone negli album “Strade di città” nel 1993 e “Pacco Di Natale” nel 1993.
Chi ha composto la canzone “Ti Sto Parlando” di di Articolo 31?
La canzone “Ti Sto Parlando” di di Articolo 31 è stata composta da Alessandro Aleotti, Franco Godi.

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