L’uomo Del Faro

Forse farà paura
L'intermittenza che dà
Sopra a quell'acqua torbida
La luce accesa da me
Ma la paura è un limite
E l'orizzonte è un'idea
Oltre la mia vertigine
E l'immaginazione
Che scruta la notte

Sale un rosario di scale
Che portano là dove vive con me
Quel profondo e lontano piacere
Che soltanto io conoscerò
Così simile a un Dio
Che ricorda la strada di casa
Tra pioggia, maestrale
In assenza di luna

Sarà la mia mano che come nessuna
Conduce da figli, da spose
Chi non saprà mai
Il mio nome e da quanto son qui
Qual'è il mio nome
E perché sono qui

Forse farà paura la solitudine mia
Dentro al mio mare torbido
Resto a parlare con me
Se la natura è un limite
Ho illuminato una scia
Che ti accompagna complice
A cercare la vita scavando la notte

Sale un rosario di scale
Tra le albe e i tramonti che
Passano via
Tra i silenzi interrotti dal mare
Che si muove da sempre con me
Da sembrare sia io
Che ho scoperto nel mare una casa
Tra pioggia, maestrale
In assenza di luna
Sarà la mia vita che come nessuna
Ha paura del buio tra i sassi alla base
Però il mio nome io lascerò qui
Questo è il mio nome
Lo scriverò qui

Curiosità sulla canzone L’uomo Del Faro di Andrea Miro

In quali album è stata rilasciata la canzone “L’uomo Del Faro” di Andrea Miro?
Andrea Miro ha rilasciato la canzone negli album “A fior di pelle” nel 2007 e “Elettra e Calliope” nel 2012.

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