MAYA

Gabriele Farag

Alì
Uooo
Quando ti svegli la mattina , senza l'autostima
Non c'hai manco voglia di andare fino in cucina
Metto due parole in rima, così penso di stare meglio di prima
Canto a restare senza saliva
Mi allontano dal calore che mi danno le persone
Non sto mentendo, sono un termofifone
Cado in basso dentro un ascensore con un solo tasto
Scopro a caso che è una mia impressione
Quando in questa massa scopri che appartieni a un'altra razza
Corpi fatti in altra pasta
La città ti mangia, sei pasta
Ruba volontà, gazza
Una civiltà che ammazza, senza che ci sia una profezia Maya
Quando lei mi parla, io mi sciolgo come un'Algida
È una storia tragica e non si tratta di una ragazza
La musica di questi maschi qua mi incazza
È proprio come non si tratta una ragazza
I sogni non mi reggono, cose che non ci appartengono
Paghiamo un appartamento seicento euro
È una corsa contro il tempo, ergo
Spesso non gli entrano e forse ce lo levano
Provo a trovare me stesso in un libro, zitto
No, voglio parlare mi stressa non dirlo
Chi scende troppo non risale, rischio del limbo
Ed io ho la testa che pesa come la casa dei Fleestones, prova a capirlo
Questo stato e uno stipendio non lo concepisco
Voglio scatenare un incendio al parlamento, un cero a Gesù Cristo.
Mi mischio con persone pazze
Fanno carte false, per farsi inculare da un dildo
Ripulisco il testo , Mastro Lindo
Qui la puzza c'è, è la gente che c'ha il naso finto
Fingo stimoli
Tutti sanno più di me, mi danno info, dico "si"
Foto di ragazzi con il fumo, un filtro, peggio di così
Mezza stagione, io mezze maniche
Si succedono il solo con l'acquazzone, si, succedono cose magiche
Gabri questa volta lavi te, mi dice mami
Seh tranquilla mami, solo i piatti li faccio domani
Mani che mi toccano prendono scariche, quando capisco che sono soltanto tattiche
Tutto questo è un gioco e ci si scorda facile del fuoco
Quando siamo freddi come pietre laviche
Il suono piatto accompagnato dalla linea verde
Mi hanno detto che chi supera la linea perde, fra
E non mi fregava niente
L'ho fatto per me, perchè in questo caso chi vinceva era un perdente
Mi rialzo come una fenice, come un cazzo che ha già dato ma già di nuovo felice
Giudico come la sfinge ma col naso
Questa gente finge, guardacaso di una genitrice vuole soltanto le sise
Posso essere gentile, ne ho quante ne vuoi
Ascolta i tuoi, fai una bella fine, non farti e fatti i fatti tuoi
Tutti campano cent'anni portando i vassoi
Schiavi senza armi in pasto agli avvoltoi
Cosa vuoi da me, mi hai dato un due di picche
Ti ho dato troppo spago, non pensi che poi finisce
Guarda qua, quante zebre, sono troppo belle
Non fermarti a contare le strisce

Curiosità sulla canzone MAYA di Ali

Chi ha composto la canzone “MAYA” di di Ali?
La canzone “MAYA” di di Ali è stata composta da Gabriele Farag.

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